NIP E ISTITUZIONI
L’Accademia Italiana di Studi Numismatici, con il patrocinio della Società Numismatica Italiana, del Museo Civico Archeologico di Bologna e della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica, organizza la terza edizione del Premio «Tesi di laurea in numismatica “Pro Mario Traina». Un'occasione per tutti i laureati con tesi dedicate alla numismatica per mettere a frutto le lunghe ore di studio spese nella realizzazione del proprio lavoro accademico.
La partecipazione è riservata ai laureati (laurea triennale o specialistica) negli Atenei italiani che abbiano discussa una tesi di laurea in numismatica nel corso degli anni accademici 2017-2018, 2018-2019 e 2019-2020.
La tesi deve essere inviata inviata con (raccomandata R.R.) in unica copia cartacea e copia in formato elettronico (chiavetta) al Presidente dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici, dott. Giuseppe Ruotolo – via Andrea da Bari 89 – 70121 BARI, entro e non oltre il giorno 7 Novembre 2020.
Ampia libertà sull'argomento di tesi, che dovrà trattare in modo scientifico e innovativo uno degli argomenti attinenti l’ambito numismatico, tratti dal mondo classico, cristiano, tardoantico, medievale, moderno, contemporaneo. Dovrà contenere un commento di carattere linguistico, tecnico e/o storico-geografico-letterario su monete e legenda o sulla storia e diffusione dei conii e delle zecche o su tratteggi dei personaggi effigiati; ma potrà anche essere la biografia di un Direttore di Zecca, di un artista o di un incisore di conii che abbia contribuito alla realizzazione di monete o medaglie o lo studio critico di un testo di numismatica che abbia rappresentato un riferimento imprescindibile nella storia degli studi numismatici.
Ecco la lista dei premi:
1° Classificato euro 1000,00
2° Classificato euro 750,00
3° Classificato euro 500,00
Scarica il regolamento al seguente link:
Tempi duri per i collezionisti. A scatenare un piccolo terremoto è stata la pubblicazione del nuovo DDL 882 in materia di reati contro il patrimonio culturale. La proposta di legge, venuta dai deputati Orlando e Franceschini, e caldeggiata dagli stessi Numismatici Professionisti, giunge a proposito in un settore che necessitava di una regolarizzazione. E lo fa fissando pene severe per chi si rende colpevole di ricettazione, furto, riciclaggio, illecito possesso e falsificazione di beni culturali. Tutto perfetto? Sì, se non fosse che la definizione di bene culturale non è ancora chiara. Basta che un bene compia i settant'anni perché diventi culturale. Non parliamo solo di monete, ma anche di cartoline, francobolli, auto d'epoca e altro ancora. E migliaia di collezionisti, numismatici e filatelici o semplici appassionati potrebbero ritrovarsi criminali senza saperlo. Persino le medaglie conservate dal nonno in un cassetto potrebbero diventare, da un giorno all'altro, illegali.
Da qui la levata di scudi dell'Unione Stampa Filatelica Italiana (USFI) e dei Numismatici Italiani Professionisti. Una campagna per chiedere al Senato, dove la legge è attualmente all'esame, di apportare i necessari chiarimenti sulla definizione di ogni "bene culturale". I primi a muoversi sono stati i colleghi filatelici, con una petizione sul sito change.org (qui il link) e poco dopo i Numismatici, con una seconda petizione (ecco il link dove firmare). Prosegue intanto la campagna sui social network, anche attraverso gli ashtag #collezionismoetico , #salviamoilcollezionismo , #salvalatuacollezione, #savecollecting, #saveyourcollection.
Di seguito il testo integrale della nota del Gruppo Dirigente NIP:
Il disegno di legge d’iniziativa dei deputati Orlando e Franceschini è stato approvato dalla Camera dei deputati il 18 ottobre 2018. Il testo è stato trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza del Senato il 22 ottobre 2018.
La NIP ha costantemente seguito i lavori parlamentari fin dal precedente disegno di legge del Governo Gentiloni, provvedimento che aveva terminato il suo iter alla Camera ma non al Senato.
Come ha dichiarato l’on. Mario Perantoni, in sede di dichiarazioni di voto finale alla Camera, ‘il provvedimento proposto dai ministri Franceschini e Orlando, che ringrazio e ringraziamo per l’impegno profuso, è stato ripreso e apprezzato dal Movimento5Stelle, che ha fatto della cultura uno dei propri punti fondanti’.
La NIP concorda, senza riserve, sul principio che ‘la tutela penale è una tutela necessaria in questo settore, in quanto ricordo – secondo la dichiarazione di voto dell’on.Perantoni – che il traffico illecito di opere d’arte è un traffico che non solo finanzia la malavita organizzata e la mafia, ma segue gli stessi canali e gli stessi percorsi dei traffici di droga e dei traffici seguiti dal terrorismo internazionale’.
Ciò ha portato all’elaborazione, da parte della NIP, di alcune osservazioni della DDL n. 882. Le parole usate dall’on. Perantoni, innanzi tutto, collocano il provvedimento che dovrà essere approvato dal Senato in un chiaro contesto di lotta alla delinquenza organizzata dedita al commercio clandestino di beni culturali.
L’obiettivo è chiaro e condivisibile. La NIP è attivamente impegnata – anche su web – su questo fronte culturale e giuridico per debellare il commercio abusivo di beni numismatici svolto da persone prive dei requisiti di legge e del tracciamento dei beni trattati o banditi in asta, in aperto contrasto con il Codice dei beni culturali e con il TULPS.
Oltre al fronte culturale e giuridico la NIP è interessata, quale rappresentante di piccole imprese dedite al commercio legittimo numismatico, anche agli effetti economici devastanti che l’illegale commercio di beni numismatici riverbera sulle stesse.
Gli associati NIP operano in rapporto continuo con le Soprintendenze, con l’Amministrazione dei beni culturali, con i Carabinieri del Nucleo di Tutela del patrimonio culturale, con le Università, le accademie e le società numismatiche ed i suoi associati iscritti nelle liste dei consulenti e periti dei Tribunali italiano vengono frequentemente chiamati in aiuto dei Magistrati.
Si comprenderà quindi come lo scopo di combattere ‘il traffico illecito delle opere d’arte’ sia condiviso nelle finalità e già nei fatti e non possa vedere, per principio, gli associati NIP destinatari passivi delle nuove previsioni penali che il DDL 882 introduce.
Ciò non toglie che vi siano punti del DDL che richiedano un più attenta valutazione per un riesame delle previsioni normative e del severo inasprimento sanzionatorio.
Manca una definizione chiara e non interpretabile di ‘bene culturale’. Nel DDL ‘bene culturale’ funge impropriamente da sinonimo di bene antico o di bene archeologico. Ma così non può essere. Tutto quanto è antico non è di per sé stesso ‘bene culturale’. Il Codice dei beni culturali prevede che un bene antico sia bene culturale quando manifesta un interesse qualificato e tale interesse deve essere verificato per i beni di proprietà pubblica e deve essere dichiarato per i beni di proprietà privata. La generica definizione usata dal DDL apre all’arbitrio d’interpretazioni discrezionali e, quindi, a vertenze giudiziarie.
L’impianto normativo pare non tener conto di un dato storico incontrovertibile, ovvero di un diffuso legittimo possesso privato di beni antichi e d’arte e, per quanto ci riguarda, di beni numismatici. Da secoli il collezionismo numismatico è coltivato nel nostro paese. La sua diffusione è ampia, gli studi privati di numismatica hanno reso famosa la scuola italiana, le collezioni pubbliche non solo si sono formate sulla base di quelle private ma quest’ultime continuano ad incrementare le prime. Il solo possesso privato di ‘beni culturali’, nell’accezione indefinita e generica utilizzata dal DDL, non è presupposto di possesso illecito. La previsione normativa, allo stato, può consentire un’apertura sconfinata e non garantita di processi penali. Tra l’altro il tema dell’illecito possesso è stato sottoposto recentemente a severa critica da autorevole dottrina che intravede elementi d’incostituzionalità sia nella sua interpretazione logica storica e giuridica, sia nella sua applicazione giurisprudenziale.
Perché distruggere un collezionismo numismatico legittimo? Il mercato legale, controllato dall’autorità di pubblica sicurezza, controllato preventivamente nelle sue vendite in asta dai CC del Nucleo di tutela del patrimonio culturale, costituisce un baluardo al mercato clandestino ed al traffico illegale. I collezionisti, e prima ancora i periti numismatici, sono bene a conoscenza di dover trattare solo beni tracciabili, acquistabili e vendibili con fatturazione. L’impoverimento del mercato legale ed ufficiale, la sua eventuale depressione di fiducia ed economica lascia spazio all’illegalità. Più volte i CC hanno espresso apprezzamento al lavoro della NIP e dei suoi associati dichiarando che sono ottimi alleati contro il mercato clandestino. L’inasprimento gravoso delle sanzioni penali demotiva, per timore e per precauzione, coloro che vogliono collezionare legalmente e non spaventa coloro che invece sono dediti al delitto.
I professionisti del settore, come sono gli associati della NIP, vedono che il DDL dedica a loro inasprimenti particolari e particolarmente gravi. Non sfugge alla valutazione l’intento del legislatore di punire più severamente chi commercia nel mercato dell’arte. Ma l’affronto del testo normativo consegna un pregiudizio non meritato verso la categoria. Se i professionisti sono i primi a temere un mercato parallelo ed illegale perché prevedere di punirli in modo così definitivo e drastico? Anche in questo caso se qualche giovane studioso pensasse d’introdursi al legittimo commercio di beni numismatici, non valuterà il rischio come eccessivo e sproporzionato? Si tenga conto che l’esistenza di eventuali lestofanti dediti ad un’attività professionale correlata ai beni antichi, comporta che essi facciano parte di un’attività organizzata per il traffico illecito per il cui delitto esiste nel DDL l’esplicita previsione. Mentre per l’uscita o l’esportazione illecite di ‘beni culturali’ occorrerà tener conto delle previsioni contenute nella L. 4 agosto 2017, n. 124, Legge annuale per il mercato della concorrenza, che ha introdotto nuovi criteri in relazione alla richiesta di attestazione di libera circolazione; il conflitto che potrebbe generarsi sulle valutazioni discrezionali in materia di valore di un bene potrebbe condurre all’interdizione dell’attività (art. 30 CP) ed alla pubblicazione della sentenza (art. 36 CP). Francamente esiste una sbilanciamento gravissimo tra la discrezionalità di un parere vincolistico o di un valore economico e le pene previste per tale fatto!
La preoccupazione degli associati della NIP, in conclusione, è che la ratio del DDL, che è quella di colpire i trafficanti e ladri d’arte, finisca invece per incidere negativamente sul mercato legale ed ufficiale. Professionisti, periti numismatici, accademici, temono fortemente che il provvedimento venga letto come un’aggressione vera e propria alle decine di migliaia di collezionisti italiani ed alla vendita legittima dei beni numismatici. Questa valutazione tende ad incrinare la fiducia generale ed a scoraggiare gli sia gli studi numismatici, sia il collezionismo etico con la conclusione che le piccole imprese professionali del settore correranno il rischio di chiudere. Si badi che molte sono le persone coinvolte a livello professionale; dai titolari delle ditte o aziende numismatiche, ai curatori delle aste legali italiane, ai collaboratori o dipendenti specialmente giovani che si sono formati negli studi della storia e dell’archeologia.
La questione presenta anche non trascurabili aspetti di natura economica. Le stime maggiormente accreditate indicano, infatti, un valore di circa 900 milioni di euro anno per il mercato delle aste, cui va aggiunto l’ammontare delle transazioni curate dai singoli commercianti professionali. Il mercato numismatico da solo rappresenta un terzo di questo totale. Garantire il funzionamento delle imprese numismatiche e, ancor più, del collezionismo di qualità contribuisce pertanto alla ripresa economica del Paese e contrasta fenomeni di elusione ed evasione fiscale, obiettivi chiaramente esplicitati dal Contratto di Governo sottovalutati, invece, dagli estensori del DDL, tanto che non se ne fa cenno neanche nella relazione. Lo stesso collezionismo, infine, è un’importante diversificazione delle opportunità di risparmio, in una congiuntura in cui appare indispensabile offrire alternative all’offerta degli istituti di credito e alla speculazione finanziaria.
È utile a tal proposito ricordare la moltitudine di personale impiegato nelle aziende del commercio numismatico, che andrebbe seriamente a rischiare la propria occupazione.
Il mondo del collezionismo in Italia abbraccia una fetta particolarmente importante di cittadini, seconde alcune stime, pari al 20% della popolazione”.
Invitiamo tutti a diffondere questo articolo, ma soprattutto a firmare e far firmare le petizioni; e perché no, a crearne ulteriori e a dare vita a nuove iniziative. Sono tutte azioni importanti per fare fronte comune e far mantenere alta l'attenzione su un problema che potrebbe riguardare tantissime persone.
Noi Numismatici Italiani Professionisti non mancheremo di tenervi aggiornati su tutte le novità.
Il prestigioso premio "Nip Emilio Tevere" è stato conferito a Luca Giannazza, nel corso del Workshop Crippa Numismatica. Giannazza ha ricevuto il premio direttamente dalle mani di Luca Alagna, vice presidente dei Numismatici Italiani professionisti. 43 anni, Giannazza vive a Castellanza e nella vita si occupa di telecomunicazioni, ma coltiva da tempo con passsione l'hobby della Numismatica; già nel 2016 partecipò al workshop, classificandosi secondo. "Questa è una scienza, e io collaboro anche con ricercatori e università". Quest'anno si è aggiudicato il premio con l'opera bilingue "Il ripostiglio del «mercenario» del Colle del Teodulo (VS)", scritta insieme a José Diaz Tabernero. La targa è stata ritirata da Luca Gianazza e Rahel Ackermann (per conto di Tabernero), direttrice dell'Inventar der Fundmünzen der Schweiz (IFS) che ha pubblicato il libro.
"Sono sette le opere pervenutici", dichiarano I Numismatici Italiani Professionisti, "ed è stato particolarmente difficile stabilire una graduatoria delle migliori, e indicare un vincitore".
fonte: articolo su "Legnano News" di Manuela Zoni.
il 29/30 settembre 2017 presso il Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, Largo di Villa Peretti 1, Roma; si terrà il congresso come da locandina allegata.
scarica il programma completo :
La NIP è tra le associazioni partners dell’evento organizzato dal CoLAP il prossimo 13 Novembre:
Riparte l’Italia con la Roadmap del CoLAP, che si terrà nel prestigioso Ateneo Pontifico Regina Apostolorum, via degli Aldobrandeschi, 190 – Roma.
Sul sito www.roadmapcolap.it dedicato alla tappa centrale del Roadshow “RIPARTE L’ITALIA con la Road Map del CoLAP”, troverete la storia e i contenuti della Road Map del CoLAP: un documento innovativo di analisi e proposta per rinnovare Previdenza, Formazione e Politiche attive, Fisco e Lavoro, il ruolo delle Regioni e dell’Europa nel sistema delle professioni e della competitività; ma anche delle idee innovative per i Beni Culturali, la Semplificazione Amministrativa e le potenzialità del rapporto tra le professioni del benessere e quelle sanitarie.
Noi saremo presenti con un nostro spazio espositivo e con la nostra partecipazione attiva.
La NIP ha partecipato al XV Congresso Internazionale di Numismatica a Taormina come sponsor della cerimonia di festeggiamento del Medioeval European Coins Project organizzata dal Fitzwilliam Museum di Cambridge
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In occasione del 150° dell'unificazione dell'Italia i Numismatici Italiani Professionisti, in accordo con il Ministero dei BBCC, insieme alla Soprintendenza Archeologica della Toscana e al Medagliere del Museo Archeologico di Firenze, hanno pubblicato il libro della collezione di 615 importanti monete di Casa Savoia dal Conte Umberto II (1080-1103) a Vittorio Emanuele III Re d’Italia (1900-1946), con molte monete dei Rami collaterali e donata nei primi anni ’50 dalla Contessina austriaca Margherita Nugent al Museo Archeologico di Firenze.
Il volume, interamente realizzato a cura dei NIP, utilizzando una particolare cura nella grafica, illustra a colori e descrive minuziosamente con dati storici, biografici e numismatici gli esemplari che compongono la raccolta, provenienti da illustri e competenti commercianti professionisti, dall'unificazione del Regno alla nascita della Repubblica Italiana, per la maggior parte dei quali si conserva ancora il cartellino di provenienza.
Questa iniziativa dimostra l'intenzione dei Numismatici Italiani Professionisti di collaborare con le Istituzioni e di sostenere quell'idea di Numismatica, esistente fino alla prima metà del '900, con la quale collezionisti, commercianti professionisti, studiosi e rappresentanti delle Istituzioni lavoravano insieme per consolidare un collezionismo e un commercio di altissimo livello culturale, allora catalizzati da Re Vittorio Emanuele III, insigne e influente figura e grande propulsore della Numismatica in Italia.
LA COLLEZIONE DI VITTORIO EMANUELE III DI SAVOIA E GLI STUDI DI STORIA MONETARIA
Giornate di studio per il 1° centenario dalla pubblicazione del CORPUS NUMMORUM ITALICORUM
Roma, Museo Nazionale Romano
21-22 ottobre 2010
L’On. Francesco Maria GIRO, Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali, ha ricordato le sponsorizzazioni da parte di privati in collaborazione con il Ministero dei BB CC.
Il Dott. Roberto MAZZEI, Presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ha annunciato la pubblicazione e messa on line dei prossimi numeri del Bollettino di Numismatica.
Il Gen. Pasquale MUGGEO, nuovo Comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha parlato di:
- progetto di digitalizzazione delle monete facenti parte del patrimonio dello Stato.
- banca dati dei Carabinieri T.P.C. che è la più vasta al mondo come numero di immagini al suo interno.
- collaborazione con il mondo accademico.
- operazioni commerciali per la maggior parte legali anche se celano al loro interno alcune operazioni illecite. Ha ricordato la necessità di trasparenza per evitare questi atti illegali.
Il Dott. Stefano DE CARO, Direttore Generale per le Antichità, ha ricordato la necessità di distinguere le monete da proteggere di proprietà dello Stato da quelle appartenenti ai legittimi diritti del commercio.
La Dott. Rita PARIS, attuale Direttore del Museo Nazionale Romano, durante la sua esposizione, ha messo in evidenza che le monete conservate nei caveau di Palazzo Massimo sono circa 500.000 e che fino ad oggi sono state prelevate alcune di queste in occasione di mostre e altre sono state concesse in visione a studiosi.
La Dott. Silvana BALBI DE CARO, durante l'esposizione sulla Collezione Reale e il suo completamento nel 1986, ha annunciato l’intenzione, attraverso il Portale Numismatico dello Stato, di mettere on line tutto il patrimonio numismatico nazionale partendo dalla Collezione di Vittorio Emanuele III per metterlo gratuitamente a disposizione di studiosi e cittadini.
La Prof. Renata CANTILENA, Docente dell'Università degli Studi di Salerno, durante l’esposizione sullo studioso collezionista Giustino Fortunato, ha ricordato il sito dei NUMISMATICI ITALIANI PROFESSIONISTI dove Giulio Bernardi cita i vari cataloghi d’asta e di vendita nei quali sono state messe in vendita, dalla fine dell’800, una quantità considerevole di monete, prova della loro ampia circolazione. Ha inoltre ricordato numerosi nomi di collezionisti e studiosi come M. Cagiati, Arthur e Jules Sambon, il Conte Papadopoli e altri di cui Re Vittorio Emanuele riuscì ad attorniarsi come vero e proprio catalizzatore e propugnatore del collezionismo illuminato. Molti di questi cedettero le proprie collezioni allo Stato Italiano.
Nella foto: Re Vittorio Emanuele III ritratto su una moneta ed un volume del Corpus Nummorum Italicorum
I NUMISMATICI ITALIANI PROFESSIONISTI hanno deciso di contribuire alla pubblicazione di uno dei prossimi fascicoli della serie "RIPOSTIGLI MONETALI IN ITALIA: documentazione dei complessi".
Questa collana è stata ideata dal Dr. Fiorenzo CATALLI attuale direttore della Sezione Numismatica del Museo Archeologico di Firenze.
Egli ha già reso possibile la stampa di cinque di questi ripostigli della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.
La realizzazione del progetto, che prevede la pubblicazione del patrimonio numismatico nazionale conservato in quella regione italiana, è resa possibile grazie al contributo economico di Comuni, Enti pubblici o privati, di aziende e di singoli cittadini.
Nella foto: ripostiglio di Noceto-Gragnana: uno dei quaderni pubblicati
A giugno 2009, accolti nella splendida cornice della città di Gubbio, si è tenuta la prima riunione nazionale dei soci dell'Associazione NUMISMATICI ITALIANI PROFESSIONISTI per discutere di vari temi a carattere numismatico.
Durante l'incontro è stato invitato il Dott. Catalli che ha tenuto una relazione sullo stato del patrimonio numismatico pubblico in Italia.
Nella foto: il Dott. Catalli nel corso della sua relazione sulla stato del patrimonio numismatico pubblico in Italia
L'Associazione dei NUMISMATICI ITALIANI PROFESSIONISTI, in collaborazione con l'ACCADEMIA ITALIANA DI STUDI NUMISMATICI ha reso possibile la stampa degli ATTI della tavola rotonda che si è svolta a Vicenza l'8 ottobre 2006.
Tra i relatori vi erano il Prof. Fiorenzo CATALLI della Soprintendenza Archeologica di Roma, il Dr. Beniamino RUSSO Magistrato di Cassazione, il Dr. Daniele CARLETTI dell'Ufficio Legislativo del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e il Cap. Dr. Corrado CATESI Comandante dei Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia.
Nella foto: il marchio dei NUMISMATICI ITALIANI PROFESSIONISTI e la medaglia, opera dello scultore Prof. NELLO BOCCI, simbolo dell'ACCADEMIA ITALIANA DI STUDI NUMISMATICI
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